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Roma sotto i ponti …

Lettera di Pietro Barucci sull’abbattimento dei ponti al Laurentino38

Centro Studi Giorgio Muratore

Abbiamo appena ricevuto da Pietro Barucci questa lettera aperta a Walter Veltroni che tocca una serie di argomenti di scottante attualità …
sui quali ci siamo più volte soffermati negli ultimi tempi …
e sui quali merita riflettere ancora con attenzione …

All’illustre Sindaco di Roma Walter Veltroni

Sono un architetto, ho ottantatre anni, a torto o a ragione sono considerato il maggior responsabile del Quartiere Laurentino, ormai detto Trentotto, ho progettato i cosiddetti edifici-ponte, ero presente Mercoledì pomeriggio all’Auditorium, ho ascoltato il suo discorso conclusivo dell’importante forum sull’architettura a Roma.
Sono un suo estimatore, nonché elettore.

Ho ammirato la sua sicurezza nel dichiararsi “distributore di bellezze” davanti a un pubblico di addetti ai lavori, per i quali la bellezza è il fine supremo per cui si sacrifica tutto, alla ricerca di un esito sempre vacillante e misterioso. Di fronte a orecchie così avvertite e sensitive ha avuto un bel…

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Film girati al Laurentino 38

Colpire al Cuore

Anche se non abbiamo mai avuto un cinema, il nostro quartiere è stato sin dagli arbori una location usata per diversi film, sia per lo stile architettonico innovativo e costruttivista, sia per lo scontato ambito periferico. Diventa infatti talmente periferico da essere considerato un quartiere dell’ hinterland milanese in almeno due film.

Il primo film girato nel quartiere, che addirittura regala le sue sequenze iniziali al Laurentino 38, è “Il Minestrone” di Sergio Citti girato nel 1981, che vede tra i suoi protagonisti Ninetto Davoli, Roberto Benigni, Franco Citti e Giorgio Gaber. Un film dedicato alla “fame”, che meglio non poteva iniziare se non da un quartiere che ancora oggi ne vive tanta e che ai tempi ospitava sopratutto chi veniva dalle borgate romane, dalle baracche col pavimento di terra e dal tetto di lamiera che finalmente ricevettero una casa popolare, è rimasto ancora in uso da queste parti l’insulto “te magnavi i gatti/piccioni/sorci fino a l’altro ieri” indicando appunto le condizioni di estrema povertà che viveva la gente del quartiere.

Nella primavera del 1981, venne girato “I Fichissimi” da Carlo Vanzina, anche qui vediamo spopolare il personaggio del “Terruncello”, a segnare la forzata integrazione di chi dal sud e/o dalle campagne è dovuto migrare per cercare lavoro nelle città. Infatti Diego Abatantuono, Jerry Calà, Mauro Di Francesco e Simona Mariani, inscenano un’ennesima parodistica versione del Giulietta e Romeo di Shakespeare, dove si alternano incontri romantici e scontri di classe. Peccato che nel film le scene girate “ai ponti”, sono in realtà ambientate nella periferia milanese, cosi come altre sempre girate a Roma, vengono fatte passare, non senza errori, per ambientazioni lombarde.

Successivamente, nel 1982, Gianni Amelio viene a girare alcune scende del suo “Colpire al Cuore” al Laurentino 38 ed anche in questo caso il quartiere viene scelto per la somiglianza con la periferia milanese, quella di Rho in particolare. Nelle scene intorno al 49′,15” minuto, possiamo vedere infatti uno dei protagonisti scendere dalla stazione del treno di Rho e poi imboccare una delle salite e passeggiare per tutta la lunghezza di un ponte, pare il decimo,  dove tutti i negozi davanti cui passa sono in evidente stato di abbandono. Quando con l’inquadratura si torna verso l’entrate dei portoni dei palazzi al lato del ponte, si nota anche che le strutture erano già flagellate dalle infiltrazioni e pensare che non avevano nemmeno due anni di vita!

Colpire al Cuore

Colpire al Cuore

Qualche anno dopo nella veste di regista, Roberto Benigni, torna nel 1988 al Laurentino 38, per girare alcune scene per il suo “Il Piccolo Diavolo“, in particolare quella dell’abbandono da parte di padre Walter Matthau e di “Sono Gloria, ho lasciato la patente sul tavolo vicino alla frutta”, una rapida gag al citofono del comico toscano. Intorno al 21′,17” minuto possiamo vedere i due protagonisti parcheggiare sotto il terzo ponte, già vessato di affissioni abusive, salire fino al livello dei palazzi ed infine citofonare per poi riscendere a prendere l’autobus che passa incredibilmente in quel momento, la bellezza della finzione filmica, perché dovete sapere che da noi, ancora oggi, gli autobus non passano quasi mai!

Con questo film si conclude la stagione Hollywoodiana del Laurentino 38 che ancora attende un valido riscatto dalla produzione cinematografica che l’ha sempre inquadrato di striscio e per i suoi lati più spigolosi.

Negli ultimi anni ci sono stati dei tentativi da parte di alcune produzioni indipendenti di girare dei lungometraggi sul/nel quartiere, ma purtroppo non ci sono stati successivi sviluppi.

Altra cosa invece riguarda la produzione filmica documentaristica e/o giornalistica di cui potete trovare qualche traccia  sui siti dei giornali o su Youtube e per la quale dedicheremo più avanti un articolo a sé.

Per chi ama il cinema, vi suggeriamo “il Davinotti“, il sito da dove abbiamo reperito le informazioni riguardo le location de “I Fichissimi”.

A quando lo Skatepark al Laurentino 38

Sono ormai diversi anni che si vocifera della realizzazione di uno skatepark al laurentino 38 che da sempre genera appassionati e appasionate del surf a rotelle per via delle grandi aree cementate e grazie anche alla vicinanza delle superfici marmoree dell’EUR.

Sebbene il primo progetto del 2004 presentato dai ragazzi del quartiere prevedesse una piccola area realizzata con materiali ecologici, semplice da gestire ed economicamente sostenibile per poter attivare possibilità lavorative dal basso, qualche tempo dopo ha invece preso piede l’idea (nel 2006, con 2 milioni e 800.000 euro di finanziamento) di costruire il più grande skatepark d’europa, 20.000 metri quadrati di cemento nel parco Eros Corizza a ridosso dell’ottavo ponte.

Progetto Skatepark

Dopo altri anni di infausta propaganda e “pose della prima pietra” ad oggi il tutto risulta bloccato dalla scelta impraticabile di un parco sotto il quale giacciono reperti archeologici. E’ particolare poi, oltre il grande finanziamento che si è cercato di percepire per realizzare l’opera, che quello che ad oggi è un parco da poco bonificato, debba essere trasformato in uno skatepark per diventare ecocompatibile.

Possibile che nemmeno con l’aiuto del municipio si riesca a concretizzare una struttura come già altri giovani piccoli imprenditori hanno avviato da tempo in diverse zone di roma o come altri municipi hanno allestito pubblicamente in altri quartieri???

Passando in periferia, si trovano piste per lo skateboard presso il CineTown di Cinecittà, in via Stabilini e al Bunker di viale Kant. A Pietralata, c’è un piccolo skatepark per principianti, in via dell’Acqua Marcia. In via Partini, in zona Tiburtina, gli appassionati hanno allestito lo Strike Park, area coperta e autogestita. E infine Ostia Nuova, in via Baffigo, con l’area attrezzata del The Spot Skatepark

Cit. dall’articolo di Simona De Santis e Veronica Altimari su Corriere.it 02/11/2011

C’è da chiedersi se non siano da prediligere iniziative e progetti di piccola entità, facilmente realizzabili assieme al supporto della comunità circostante, piuttosto che richiedere “interventi dall’alto” che puntualmente tardano ad attivarsi nonostante le prospettive economiche e pubblicitarie concesse.

Eppure il ruolo sociale della presenza di uno skatepark gratuito nel quartiere è inequivocabile come racconta in maniera chiara e schietta proprio William Zanchelli il presidente e gestore del “The Spot“, premiato dall’Unione Europea per il suo impegno contro la droga:

Siamo partiti con mille problemi e mille situazioni negative. Non si credeva alla grande possibilità che potevamo offrire al quartiere. Diamo la possibilità ai ragazzi di fare sport a zero lire. I ragazzi hanno cominciato a vedere nello sport possibilità diverse da quelle offerte dalla strada.

Per capire come e da chi nasce uno spazio come questo vi rimandiamo al loro sito web, ma continuate a leggere e guardate il video dei centri estivi del “Bunker Skatepark” per assaggiare il prodotto della socialità e della creatività di questi spazi:

Per chiudere questa parentesi su cosa è possibile realizzare dal basso, vediamo invece cosa ispira chi studia e affronta le tematiche dell’urbanizzazione fino a farne arte. Proprio in questi giorni è stato pubblicato un articolo interessante su Domus, periodico d’arte, architettura, design, che narra della realizzazione di uno skatepark in Svezia osservando dei requisiti generalmente non soddisfatti dalla progettazione di questi spazi. In questo caso, per preservare il contesto paesaggistico rurale tratteggiato dalla terra brulla e da ruderi di archeologia industriale hanno introdotto in alternanza il cemento come una nota contemporanea. Nel nostro caso, forse varrebbe il senso opposto, introdurre una nota di verde e bioarchitettura per contrastare il brutalismo che dipinge la quotidianità del territorio che viviamo.

A conclusione di questo post vi rimandiamo all’articolo che apparve nel 2011 su skatemap, un sito che si occupa di raccogliere in una mappa le aree da skate in italia, sul quale ci sono le cartografie del progetto in grandezza originale e alcune considerazioni sugli skatepark che non hanno mai visto l’inagurazione.

Quartieri 2.0

Voglio condividere con voi uno strumento che ho scoperto qualche tempo fa, un sito web dove effettuare segnalazioni di diverso tipo per incentivare la risoluzione di problemi a livello territoriale.

In pratica parlo di AidYourCity, non ultimo di una serie di esperimenti in questa direzione, che prova a fare uso del whistleblowing per attirare l’attenzione sulle dimenticanze o i ritardi della nostra amministrazione, spesso assente o impegnata in opere maggiori.

AidYourCity

Tramite questo spazio web é possibile segnalare buche, allagamenti, macchine rubate e/o abbandonate, discariche abusive, semafori rotti, scarsa illuminazione, ecc…

Ogni segnalazione viene girata al comune o all’ente di riferimento (ad esempio la Provincia o l’Anas) che è invitato a dare tempestive informazioni in merito alla risoluzione del problema segnalato: ogni passaggio sarà indicato dalla mappa accessibile su ogni pagina di AidYourCity.com e su tutti i siti partner, così da offrire al cittadino un semplice strumento di controllo dell’operato degli enti pubblici.

Voi che ne pensate, potrebbe essere un modo per tutelare le proprie richieste, oppure che possa essere sfruttato solo per danneggiare l’immagine dell’amministrazione locale?

Foto d’autore sul Laurentino 38

Questa volta ci siamo imbattuti in una breve galleria di foto molto intense che hanno come soggetto degli elementi tipici del nostro quartiere e della sua architettura.

Anche se le foto di questo fotografo, Andrea Di Carlo, sono datate 2006, non si può non riconoscere da subito che il simbolo caratteristico del laurentino 38 sia il ponte.

Sotto il ponte

Nelle sue inquadrature, il laurentino 38 esprime sia il futuristico progetto inziale negli scorci dei ponti appena re-imbiancati, sia invece la lenta erosione di un luogo dove il tempo sembra essersi fermato o quasi negli scatti in bianco e nero. Non manca neppure uno squardo ad un momento di vita, altrimenti resterebbe un elogio alle imponenti strutture nella loro superiore fisicità, dimostrando invece la densità di “polpa” che il laurentino 38 anima.

Interviste ai Ragazzi del Laurentino 38

In questo caldo mese di Luglio che volge al termine abbiamo trovato un articolo che parla del nostro quartiere e dei giovani che lo vivono e attraversano ogni giorno.

L’articolo è stato realizzato assieme a Ponte d’Incontro, un associazione che potete trovare al settimo ponte che da anni si impegna nel sociale, dal basso.

I Ragazzi del Laurentino 38

Le interviste le potete leggere seguendo questo link.

Si parte!

Ebbene si, si parte!
Anche se siamo in Agosto, non parliamo di vacanze, si parte si, ma col Blog!

Anche quest’anno passeremo i momenti più caldi e desolati nel nostro quartiere, rinfrescandoci alle rive della marana, oppure con un gelato allo Chalet, o infine al cocomeraro per un poco di frutta!

Quando tornerete dalle spiagge troverete questo spazio ad aspettarvi che parlerà del territorio dove viviamo tutto l’anno.

Oppure portatelo a capocotta con voi sui vostri smartphone ed aggiornateci con i vostri commenti, i vostri gusti e le novità del momento!

Vi aspettiamo!

A presto!